Doping: anche il bisogno “edonistico” di incrementare la propria massa muscolare, acquistando sostanze dopanti (anabolizzanti et similia), è reato.
Lo ha stabilito la II Sezione della Suprema Corte di Cassazione che con la pronuncia, 15680/2016 si è discostata da precedenti orientamenti giurisprudenziali (Cass. 843/2013 Rv. 254188; Cass. 28410 del 2013.), osservando che chi acquista anabolizzanti (salvo vi sia una ricetta medica per ragioni terapeutiche) può soddisfare quel bisogno “edonistico” di incrementare la massa muscolare (id est, profitto), che diversamente non avrebbe potuto conseguire ove si fosse fatto ricorso al “circuito” legale. Queste le circostanze che hanno portato la Cassazione a rilevare il reato di ricettazione:
norme di riferimento: art. 648 c.p.